Stile libero
Lo stile libero è uno stile utilizzato nelle competizioni del nuoto, in cui il regolamento non pone restrizioni all'azione che possono intraprendere i nuotatori, tranne poche eccezioni:
- Per eseguire la virata, è sufficiente che l'atleta tocchi il bordo (parete) con qualsiasi parte del corpo prima di iniziare una nuova vasca;
- Nelle gare miste (100-200-400 metri individuali e 4x50-4x100 metri a staffetta) l'atleta, nella frazione a stile libero, non può eseguire una nuotata in uno stile già svolto.
- Durante tutta la durata della gara l'atleta deve "rompere la superficie dell'acqua" ovvero una parte del corpo del nuotatore deve sempre emergere; a parziale deroga di questa regola, è possibile stare in immersione durante la virata e per non più di 15 metri[1].
- Nelle gare a stile libero o nelle frazioni a stile libero di gare miste non comporta la squalifica del concorrente stare in piedi sul fondo della vasca purché egli non cammini[2].
Quello che nell'immaginario comune erroneamente si ritiene lo "stile libero" in realtà è il crawl, che consiste in un movimento alternato delle braccia accompagnato da una propulsione continua degli arti inferiori (di norma si fanno 3 movimenti delle braccia prima di respirare, mentre gli arti inferiori sono sempre in movimento), effettuato in posizione orizzontale sull'acqua e con il viso rivolto verso il basso guardando il pavimento della vasca della piscina. Il fatto che nelle gare di stile libero venga usato il crawl è a discrezione del nuotatore, anche se essendo lo stile più propulsivo al minor costo energetico praticamente è l'unico usato in questo tipo di gara.
Oltre al crawl, nel passato per le prove a stile libero veniva adottato lo stile "Overarm" o "Trudgeon".